Short story

Ti piacciono le fiabe?


C'era una volta una graziosa principessa che dall'alto del suo castello osservava il popolo vivere felice. La principessa era giovane e a lei era severamente vietato uscire e mescolarsi ai contadini e ai mercanti.
Un giorno, stanca di rimanere confinata nella sua stanza dorata, accerchiata da servitori che provvedevano ad ogni suo bisogno, la giovane principessa, smessi i suoi abiti regali fatti di seta e pietre preziose, indossò gli umili abiti della sua fedele serva che, conducendola di soppiatto attraverso le cucine del palazzo, le consentì di uscire indisturbata e mescolarsi al popolo.
La principessa una volta fuori dal castello si meravigliò delle bellezze delle sue terre.
Mescolandosi tra i sudditi, ignari della sua vera identità, conversò con mercanti che esponevano le loro mercanzie,  rise con gli allegri giocolieri e salutò le donne e i loro pargoli.
Tutti intonavano canzoni di gioia e il sole risplendeva alto nel cielo terso.
Tra balli, canti e spettacoli di marionette che sbeffeggiavano bonariamente il Re suo padre, la principessa passò una delle giornate più belle della sua vita.
Quei panni modesti che indossava profumavano di libertà e dei suoi incantevoli abiti non sentiva proprio la mancanza.
Giunto il tramonto i mercanti raccolsero le loro primizie, i giocolieri se ne andarono e le donne con i loro figli si ritirarono nelle proprie case.
La principessa cominciava a sentire un gran freddo e tutt'intorno stava calando il buio della sera.
"Sarà meglio far ritorno al castello" pensò.
Sulla breve strada del ritorno, però, un grosso cavallo nero sopraggiunse e le piombò davanti come un fulmine, procurandole un grande spavento tanto da farla cadere a terra.
Ancora impaurita per quanto accaduto, la principessa sentì una calda voce che le diceva:
"Scusate graziosa fanciulla, perdonate l'irruenza del mio cavallo e lasciate che vi aiuti a rialzarvi".
La giovane principessa accettò la mano che il giovane le porgeva e con fare incerto si rialzò.
 
 
I due si guardarono intensamente negli occhi e i loro cuori iniziarono a battere forte come colti da un'improvvisa emozione.
La giovane principessa, che doveva mantenere segreta la sua vera identità, si fece riaccompagnare al castello dal lato delle cucine, dicendo al giovane che era una delle figlie della cuoca.
I due innamorati si diedero appuntamento per la sera successiva.
La sera dopo, però, la giovane principessa, scoperta dal Re suo padre, venne rinchiusa nelle sue stanze e le venne impedito di incontrare il giovane sconosciuto.
La principessa piangeva e si disperava e affacciata alla sua finestra con gli occhi pieni di lacrime ricordava la bella giornata trascorsa al villaggio e il giovane conosciuto quella sera.
I giorni trascorsero veloci e arrivò un giorno in cui suo padre il Re la convocò al suo cospetto e le annunciò che presto sarebbe stata data in moglie ad un ricco principe di un regno vicino.
La principessa ancora innamorata del giovane sconosciuto non voleva sposare il ricco principe e pianse tanto cercando di dissuadere suo padre a darla in moglie.
"Sono così giovane!" gli diceva, ma lui non sentiva ragioni.
"Sei una principessa! Hai dei doveri nei confronti del tuo popolo, non vorrai far scoppiare una guerra!" diceva risoluto il Re.
La giovane principessa si sentiva come un uccello dalle lunghe piume rinchiuso in una gabbia dorata.


"Domani conoscerai il tuo sposo!" decretò, infine, il Re.
Il giorno dopo, la principessa, vestita con un abito sontuoso con ricami d'oro scelto per l'occasione, sedeva accanto al padre, rassegnata al suo destino, in attesa dell'arrivo del suo futuro sposo.
Ad un tratto, il vecchio ciambellano di corte, inforcando gli spessi occhiali e leggendo l'altisonante nome, annunciò: "Sir Robert Alexander Frederick... Principe delle Terre di Est"
Il massiccio portone si aprì e tutti i presenti si girarono a guardare l'ingresso trionfale del principe.
Il principe consorte avanzava pomposo seguito dai suoi valletti.
Era un uomo alto e robusto dai folti capelli scuri, insignificante agli occhi della bella principessa.
Lei lo osservò avanzare lento ma, all'improvviso, i suoi occhi incontrarono quelli di un giovane ragazzo che avanzava al seguito del principe. Dai suoi abiti capì subito che si trattava dello stalliere: era lui.

 



 

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